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venerdì, giugno 13, 2008

Guerra o pace

Finalmente sono usciti allo scoperto. Non capivamo. Non capivamo tutto questo astio contro gli zingari (o Rom, visto che è vietato usare l'italiano). Dove volevano arrivare. Su Napoli tutti a denunciare i ragazzotti pagati per bruciare i cassonetti. Nessuno che parla di quelli pagati per incendiare il campo nomadi. Questa ci è stata svenduta come “rabbia popolare”.

Ci avevano provato anche a Catania, quando è stata data la notizia, sapientemente artefatta, del tentativo di rapimento di una bimba. Per fortuna abbiamo qualche santo protettore e (viene da malignare) per evitare un certo tipo di azioni eversive stile 2 febbraio 2007 si è provveduto a sgomberare il campo prima che si organizzasse una qualche tragedia.

C'è pure chi sta pensando ai fascisti che tentano un colpo di mano. Ma colpo di mano contro cosa, scusate? Ma che colpo di mano dovrebbero tentare quando al governo ci sono loro (i pseudo-fascisti) insieme agli pseudo-comunisti?

Bisognava creare quel senso di insicurezza nei cittadini con tutta la storia degli immigrati per fare poi passare qualche cosa. Ne eravamo certi. Oggi esce la notiziuola. Poche righe, tanto vorrebbero renderla insignificante: mentre in Irlanda sotterrano definitivamente la Comunità Europea (da oggi il temine Reich è l'unico appropriato), da noi si decide di spiegare l'esercito nelle città. Lo fanno per la nostra sicurezza:

«rendendo possibile che si realizzi quell'obiettivo che avevo prefigurato, e cioè di passare dal poliziotto di quartiere di giorno a una pattuglia mista nelle ore prevalentemente serali, quando maggiori saranno le esigenze di sicurezza»

dice (guarda caso...) da Bruxelles La Russa, lo schiavetto di Ligresti, con l'avallo di Maroni. Per la nostra sicurezza o per la loro?

Aprite gli occhi, tutti quanti: l'esercito si dispiega in guerra. Ecco la verità. A Napoli siamo in guerra. In Sicilia sotto sotto cova la guerra. Coperta da poco chiare manovre politiche, ma cova.

E' il caso di mettere sin da ora le mani avanti? Qui sembra che stiano cercando di rifare il trucchetto del governo precedente che tentò in tutti i modi possibili di occupare la Sicilia militarmente lo scorso ottobre. Il risultato di quel tentativo fu l'arresto dei Lo Piccolo, l'ammissione da parte dell'Economist che la mafia fosse oramai parte del passato e, dopo una quindicina di giorni, una sospetta rivolta degli Ultrà contro la polizia.

Allora la tattica usata batteva proprio sul punto debole “mafia”. Si cominciarono a rullare i tamburi dell'attacco imminente alle istituzioni con tanto di intercettazioni (inventate) e minacce (inventate) all'antimafioso di turno. A questo si associarono i politici del centrosinistra siciliano che cominciarono a mandare richieste di soccorso a Prodi (ricorderete la lettera di quella s-venduta della Borsellino). Lettere inutili dal punto di vista pratico ed istituzionale, me che servivano a mettere sotto pressione il governo regionale.

Che ad un certo punto cedette. Anzi, fece finta di cedere: Cuffaro dichiarò che avrebbe al più presto fatto firmare all'Assemblea una richiesta ufficiale per questo benedetto intervento dell'esercito. Ma non lo fece e prese tempo. Perchè tutto si può dire di Cuffaro tranne che sia fesso. E lui da Prodi come un fesso non si sarebbe fatto fregare.

La presa di tempo era calcolata, tanto è vero che di lì a pochi giorni Grasso mise al sicuro i Lo Piccolo (ma allora Cuffaro sapeva che sarebbero stati presi? Se è così rivedete tutte le vostre teorie sulla mafia....) e di esercito non si parlò più. Altro che di presa di tempo! Qui si dovrebbe parlare di presa per i fondelli. Quelli di Prodi e dei suoi mandanti.

Il perchè di tutti questi movimenti lo spiega l'articolo 31 dello Statuto della Regione Siciliana:

Al mantenimento dell'ordine pubblico provvede il Presidente regionale a mezzo della polizia dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l'impiego e l'utilizzazione, dal governo regionale. Il Presidente della regione può chiedere l'impiego delle forze armate dello Stato.

Tuttavia il Governo dello Stato potrà assumere la direzione dei servizi di pubblica sicurezza, a richiesta del Governo regionale, congiuntamente al Presidente dell'Assemblea, e, in casi eccezionali, di propria iniziativa, quando siano compromessi l' interesse generale dello Stato e la sua sicurezza.

Il Presidente ha anche il diritto di proporre, con richiesta motivata al Governo Centrale, la rimozione o il trasferimento fuori dell'Isola dei funzionari di polizia.

Il governo regionale può organizzare corpi speciali di polizia amministrativa per la tutela di particolari servizi ed interessi.


L'esercito lo stato lo può inviare in Sicilia solo se lo richiede espressamente il governo regionale o se la situazione dell'ordine pubblico diventi tale da compromettere la sicurezza dello stato. E non PRIMA che lo diventi!!!

Lo stato quindi ci stava andando con i piedi di piombo. Cercando di rispettare formalmente la lettera dello Statuto, creando un (fittizio) problema di ordine pubblico e cercando di ottenere (estorcere sarebbe il termine più giusto) la richiesta da Palermo.

Ed eccoci davanti ad una altro punto interrogativo: ma non si è sempre detto che lo Statuto non è mai stato applicato?

Attenzione a quando si parla di “non applicazione”. La locuzione non implica anche la sospesa validità. Lo Statuto invece non solo fa parte della costituzione italiana, ma è carta costituzionale esso stesso anche al di fuori della costituzione italiana. Una costituzione, indipendentemente dalla emanazione delle leggi applicative è comunque valida. Al massimo può essere disattesa. Il risultato di questo è che il Presidente della Regione è sì il capo della polizia, ma non può esercitare la sua funzione perchè, come ricordato, mancano le leggi attuative. E dunque si sopperisce “temporaneamente” con i prefetti. Che compiono un abuso di potere in quanto dipendono dallo stato centrale, disattendendo la lettera della Costituzione Siciliana.

Ecco perchè per rimanere nella legalità lo si deve rispettare anche se non applicato.

Manca ancora qualcosa: il motivo di quei piedi di piombo.

Ebbene, ricordate sempre che lo Statuto è un patto tra la nazione italiana e quella Siciliana, come esplicitamente ribadito persino nel nome della regione che è Siciliana e non Sicilia come per le altre regioni italiane. Quindi non rispettare i dettami di quella carta costituzionale inviando l'esercito sarebbe come invadere un'altra nazione.

Vedremo dove dovrebbero essere impiegati questi militari. Vedremo se hanno il coraggio di rischiare così tanto da impiegarli qui sotto: mandare in Sicilia queste forze, che dovrebbero essere coordinate dai prefetti, senza la richiesta esplicita dell'Assemblea regionale, significherebbe la rottura di un trattato internazionale ed il rischio di un intervento di forze armate esterne. Una guerra, appunto. E questo a Roma lo sanno benissimo.

Fino ad oggi l'occupazione della Sicilia è stata nascosta dietro l'occupazione mafiosa. Ma oggi che la mafia non conta più niente? Rischieranno così tanto il minuscolo La Russa e l'insignificante Maroni, nel ruolo di cagnacci a guardia del gregge del pecoraio di Arcore?

E poi se i Siciliani si rifiutassero di invocare questo esercito, come faranno senza la scusa della mafia? Ohhh, ci sono tante sorprese preparate. Ad esempio a Mineo c'è stato uno strano incidente sul lavoro. E cosa ti va a dire lo stesso La Russa, sempre da Bruxelles:

«Per noi - ha spiegato - il tema della sicurezza sul lavoro va tenuto allo stesso livello della sicurezza contro la criminalita', dobbiamo fare un salto mentale».

Non è che ora qualcuno va dicendo in giro che secondo l'Abate Vella quello di Mineo non sia stato un incidente.... Mi raccomando, non fraintendete. Certo che già ci siano incertezze sulle cause della morte non depone bene...

Per i pii di cuore, i più difficili da convincere, aggiungiamo un'altra piccola “insignificante” dichiarazione del cagnaccio La Russa:

«nelle scelte dei 2.500 [soldati, ndr] sarebbe un peccato se non si utilizzassero coloro che hanno avuto esperienza di missione di pace, dove molti hanno svolto compiti di polizia».

Tutta gente con esperienza di guer... pardon, volevo dire: di pace sulle spalle. Teniamoci pronti alla pace, dunque.

Nota 14 giugno: Si poteva aspettare prima di pubblicare questo post, così i dubbi sarebbero state certezze: ecco la lista delle città interessate. Senza contare che il sito del Corriere collega la notizia data da La Russa con un piccolo ritaglio sull'operazione Vespri Siciliani e con un articolo su Pianura. Una nota ironica: in questo caso Catania, Palermo e Messina sono "città metropolitane". Quando si tratta di soldi, non lo sono più.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

in tutto questo tam tam, a quel falso autonomista di lombardo come lo dobbiamo inquadrare?

Abate Vella ha detto...

Per quanto riguarda questo specifico argomento non so cosa dire ora. Certo se il governo centrale dovesse proporre di mandare dei soldati in Sicilia sarebbe un vero banco di prova.

Per Cuffaro non possiamo sapere se lo ha impedito lo scorso anno solo perchè al governo c'era Prodi oppure perchè neanche lui poteva permettersi di calpestare in quel modo la costituzione.

Di questo dobbiamo renderci conto: se veramente tutti i politici siciliani avessero voluto distruggere lo statuto lo avrebbero fatto, ero nei loro poteri. Invece è intatto. Il motivo per cui non lo hanno fatto malgrado gli attacchi del governo centrale non so dire.

E' un argomento interessante da approfondire.

x_alfo_x ha detto...

Cosa ci vedete dietro l'impiego dell'esercito??!?! Cioè quali potrebbero essere i veri e velati intenti di questo governo? Si stanno preparando per qualcosa che avverrà nel prossimo futuro?

Anonimo ha detto...

Caro Abate, ho idea che sì, la mafia non conta più come prima, ma non riesco a pensarla così sull'organizzazione occulta che è sempre stata dietro a tutto. Ho letto, in giro (ma è tutto da controllare e verificare) che il GOI sarebbe in procinto di abbracciare la teoria federalista... se è così, probabilmente, queste manovre non avrebbero molto senso. Eppure si pensa alle manovre militari, appunto... mandando a ramengo gli statuti speciali (visto l'elenco delle città in oggetto). Ho idea che vi sia qualcosa di ancora non ben definibile. Pur con il poco tempo a disposizione, sto cercando qualche indizio che possa portarmi ad una teoria non campata in aria... ma è abbastanza complesso, il tutto, per riuscire a comprendere a breve qualcosa.
Se mi dovesse venire qualche idea ti farò sapere.

Abate Vella ha detto...

x_alfo_x e Nathan,

come sicuramente avete sentito anche sul blog di Franceschetti le notizie date dai giornali vanno lette su piú piani, così da poterne comprendere pienamente il significato.

La cosa importante del discorso di La Russa è che è stato pronunciato a Bruxelles. Questo indica a chi capisce questo linguaggio che la decisione è avallata dalla UE (e da chi ci sta dietro), se non addirittura decisa a Bruxelles.

Il messaggio è poi diretto al "nemico", cioè alla causa di questo dispiegamento che in questo modo sa da dove viene la mossa e non la fraintenderà.

Per me non ci sono dubbi che c'è un nemico che si aggira nel sud Italia (un nemico per loro, non è detto che lo sia per noi...).

Fuori dalle allegorie, perchè schierare militari con esperienza in Libano, Iraq, Afghanistan nelle città italiane? Se si schierano quei militari, ne consegue che siamo di fronte ad una 'missione di pace'. Che poi altro non è che una vera occupazione militare.

L'organizzazione occulta che dice Nathan è tutta al suo posto, ed è proprio lei che sta pensando di mandare i militari (anche se una cosa è aprire la bocca, un'altra agire).

Anche per me ancora la cosa è poco definibile, sto solo cercando di guardare avanti, e qualunque notizia trovate ci aiuterà.

Altra cosa importante: certo il GOI appoggia il federalismo, ma quello falso del trattato di Lisbona. Berlusconi poi ha un altro progetto di federalismo ancora peggiore. Lui credeva di applicarlo dopo la vittoria alle elezioni, ma le 'forze esterne' lo hanno bloccato, a Napoli ed in Sicilia.

Poi com'è possibile che una notizia importante come questo passi in secondo piano? Le città sotto il controllo dell'esercito e la sinistra non dice niente?

Abate Vella ha detto...

http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_14/
larussa_soldati_unanno_7042ba80-3a2b-11dd-
9e9f-00144f02aabc.shtml

Ecco in questo articolo chi si lamenta del provvedimento. La sinistra non ha niente da dire. Forse saranno costretti e rilasceranno qualche dichiarazione di circostanza, ma il fatto che non abbiano detto niente sino ad ora indica che sono concordi.

I critici dicono praticamente la stessa cosa: i militari si unsano in guerra.

E volete che La Russa non lo sappia?

Da notare che l'unico politico a parlare è Di Pietro. Di fatto la sua sparuta presenza in parlamento è l'opposizione. Tutto il resto è maggioranza.

Anonimo ha detto...

Guarda caso il vicequestore Aliquò è uno dei pochissimi dirigenti di polizia che, a proposito del G8 di Genova, ha parlato di cose scomode (come l'utilizzo di personale di leva) per un problema che andava organizzato in maniera diversa.

Caro Abate Vella ti lascio il seguente link

http://scienzamarcia.blogspot.com/2008/06/missioni-di-morte-dallitalia-allestero.html

di Corrado, uno dei tanti visitatori del blog di Paolo e Solange, in cui sono riportate delle notizie che vanno oltre ciò che tu ed io possiamo prospettare. Anche se Fabio Piselli pare propendere per una sorta di cambiamento che è nell'aria, io ho l'impressione che bisogna tenere alta la guardia.
Un saluto

Anonimo ha detto...

Da osservare che mentre è al nord che si blatera di più per la sicurezza, è la Sicilia invece la più militarizzata. Credo, abate Vella, che tu abbia proprio ragione, credo che sia proprio venuto il tempo in cui i sedicenti dirigenti siciliani dovranno gettare la mascherà: in primis staremo a vedere cosa dirà e farà il nostro determinato Presidente autonomista.

Abate Vella ha detto...

Nathan 2000,

L'intervista comunque conferma di striscio che potremmo giá essere in guerra senza saperlo.

La polizia italiana sembra divisa, per questo é stata attaccata a Roma dopo l'omicidio di Sandri. Io collego quella cosa all'arresto di Lo Piccolo. Ma é solo una sensazione.

Un altro particolare importante: tenete sempre presente che sui vari siti ComeDonChisciotte, Disinformazione etc etc non hanno capito un cazzo. E non scherzo.

Leggete un pó questo:

http://www.comedonchisciotte.org/site/
modules.php?name=News&file=article&sid=4720

Leggete come parlano dell'operazione Vespri Siciliani: "situazioni estreme". Oramai lo dicono anche sul corriere che sulla morte di Borsellino si allunga l'ombra dei servizi segreti...

Senza contare dei commenti. Praticamente quelli che sostengono di fare contro-informazione reggono il moccolo ai loro nemici. Per ignoranza, non per altro.

Leggendo i commenti c'é da sbellicarsi dalle risate...

Peppinnappa,

sta per avvenire qualcosa. Speriamo di accorgercene.

rrusariu ha detto...

Assà bbinirica a tutti

ho letto il link al sito scienzamarcia.

Ciò che sospettavo da tempo, oramai le missioni di "pace" sono addestramenti per missioni di "casa".
Un esempio lo fu la guerra di Crimea, con quei criminali poi furono usati nei "mitici" mille aiutati a sbarcare ed ad uccidere gente senza armi, avendo nel frattempo "accattatu" i vari ufficiali con note e assegni falsi (vedi gen.Landi).
Avremo nuovi criminali in divisa avvezzi a uccidere le persone, gente che l'altroieri ti era amica, e domani parte in "missione" per qualche valle per "contrastare" qualche sparuto gruppo di "No-Tav" o "DalMolin".
Si avremo criminali con tutti i crismi di legge ad hoc che li proteggeranno da eventuali azioni dei giudici.
Siciliani, a ku kanusci sta ggenti ci dicissi ri nun iri a fari stu travagghiu!!!
ìeru xekki e turnarunu armali!!!

Viva la Sicilia!!!!

Anonimo ha detto...

Il popolo Siciliano dovrebbe essere in posizione di difendersi da qualsiasi attacco italico. La prima cosa che si dovrebbe fare e` mettere la Polizia Siciliana sotto il comando del Presidente Siciliano Lombardo come nostro diritto di popolo e nello Statuto Speciale per l'Autonomia della nazione Siciliana. Avendo il comando di tutta la Polizia Siciliana si potrebbe fronteggiare una invasione italica e difendere la nazione Siciliana!!!!