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lunedì, ottobre 06, 2008

Partiti trasversali

Recentemente ci siamo soffermati ad analizzare il fenomeno “Lega Nord” ed il modo in cui tale entità politica sia parte integrante del disegno politico che sta modificando gli assetti della penisola italiana.

Abbiamo iniziato notando come il ministro Calderoli abbia licenziato una bozza federalista che, indipendentemente dalle ricadute per il sud e per la Sicilia (positive o negative che siano) si configura come un disastro per il nord del paese, a vantaggio di poche individualità che potranno speculare su tale nuovo assetto.

Dopo abbiamo brevemente gettato uno sguardo più ampio sull'intera parabola politica della Lega Nord, notando come gli obiettivi di questo movimento siano sempre stati contrari agli interessi padani che pretendevano di rappresentare (e questo, ripeto, non vuole dire che fossero, o siano, conseguentemente favorevoli agli interessi nostri).

Unica eccezione a tale visione potrebbe essere stato il periodo di saldatura con il ministro Tremonti durante la scorsa legislatura Berlusconi. Ma quella saldatura nei fatti non produsse alcunché di concreto (ricordiamo il referendum sul federalismo sonoramente bocciato).

Infine si sono evidenziate le modifiche apportate al codice penale italiano volute da Berlusconi e firmate dal venerando maestro Ciampi (con il ministro guardasigilli Castelli posto a controllo quale specchietto per il popolo bue) e che nei fatti rendono possibile lo smembramento, addirittura legalizzandolo.

Soffermarsi su questi fatti così tanto su questo blog potrebbe sembrare eccessivo. Ma la portata di queste azioni è di notevole interesse per i Siciliani anche dal punto di vista storico in quanto svela meccanismi che a suo tempo furono attuati nel periodo risorgimentale, e che oggi vengono riproposti a parti invertite.

Facendo un parallelo con la storia Siciliana, e considerando nuovamente come gli interessi di cui sono latori i “celoduristi” siano assolutamente contrari agli interessi del territorio in teoria rappresentato, non potremmo che concludere che la Lega Nord non sia nient'altro che un partito di ASCARI. E della peggior specie.

Andando ora indietro nel tempo, al vertice dell'ascarismo siciliano penso nessuno avrà più dubbi nel collocare quel Francesco Crispi che tradì le aspirazioni autonomiste della sua patria svendendola all'invasore. Se però cercassimo di considerare la figura del Crispi in ogni suo aspetto (benestante, difficilmente corruttibile dal semplice denaro, dotato sicuramente di coraggio ed intraprendenza e con uno spessore culturale notevole), ci risulterebbe alquanto difficile associare queste caratteristiche con un tradimento così vile e plateale.

L'unica spiegazione possibile è che il Crispi fosse legato ad un qualcosa che considerasse molto più importante della sua terra o della sua appartenenza al Popolo Siciliano. Nessuno oggi si dovrebbe sorprendere nel sentirsi dire che quel “qualcosa” fosse la massoneria anglosassone. E che il legame fosse dato da quel giuramento che di lì a poco sarebbe stato usato come modello per la costituzione dell'esercito d'oppressione mafioso.

Oggi parliamo di ascaro come di un essere abbietto, allevato in modo tale da fargli apparire la depravazione del tradimento come accettabile ed anzi auspicabile, funzionale al soddisfacimento dei più bassi desideri materiali. Ma questo è un sistema che è stato creato nel tempo e che non poteva certo funzionare in modo così pervasivo ab initio.

E' possibile che l'esistenza nel nord Italia di un intero partito votato all'ascarismo sia da vedere nella stessa ottica? Se non fosse così, si dovrebbe ritenere che sia pura coincidenza che una tale massa di lestofanti si sia raggruppata sotto le insegne leghiste. E' invece più semplice pensare che la Lega sia stato sin dall'inizio un partito destinato a compiere la sua parte nel gioco che oggi vediamo dispiegarsi dinanzi a noi.

E l'operazione è stata compiuta infiltrando all'interno di un gruppo di persone sinceramente ed idealisticamente motivate (motivazioni giuste o sbagliate, questo è un altro discorso) degli elementi appartenenti al cosiddetto “partito trasversale”. In pratica inoculando il germe dell'ascarismo nella giovane formazione politica e facendolo poi esplodere al momento opportuno.

Qual'è allora la differenza tra l'ascarismo leghista ed il cosiddetto “sicilianismo”? Sono per caso due facce della stessa medaglia? Assolutamente no. Sono due modi diversi di concepire il futuro e lo sviluppo dei popoli. La differenza tra i due si può misurare esattamente: è la distanza intercorrente tra il progetto di “macroregione” meridionale e lo Statuto dell'Autonomia Siciliana.

L'unica cosa in comune è il concetto di “partito trasversale”: noi Siciliani siamo infiltrati ovunque, in tutte le forze politiche, in tutte le aziende, in tutte le nazioni. Il giuramento di fedeltà alla Sicilia è più forte di qualunque giuramento massonico, e chi lo ha fatto non riesce più a tornare indietro. Abbiamo attraversato tutte le epoche e tutte le guerre. Ma ogni tanto siamo stati costretti a scendere nella clandestinità per potere preservare e tramandare i nostri ideali alle generazioni future e prepararle al giorno in cui potranno finalmente tornare libere alla luce del sole.



Nel video, quello che qualcuno dice essere un “fraterno” saluto fra i parlamentari Paolo Bonaiuti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria, ed il leghista Roberto Cota.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Abate Vella, da ultimo ti sei dato a delle interessanti analisi, che danno spunto alla meditazione piuttosto che al commento, ma certe volte dai la sensazione di sapere qualcosa di più rispetto ai comuni mortali.Per esempio, questo partito trasversale fondato sul giuramento di fedeltà alla Sicilia esiste oggi?

Abate Vella ha detto...

Peppinnappa,

Siciliani veri ce ne sono tanti in giro, nelle amministrazioni comunali, alla regione, in giro per il mondo in tutte le multinazionali. Per ora tengono tutto dentro, ma non appena ne avranno la possibilitá getteranno via la maschera e chi li (ci)fermerá piú?

Il giuramento di fedeltá alla Sicilia é un giuramento indissolubile perché non si fa davanti agli altri e nemmeno davanti a Dio (scusate la bestemmia). Esso si fa da soli davanti a noi stessi e non puó che essere sincero. Altrimenti non lo faremmo neanche.

Se tu lo hai fatto non tornerai piú indietro. Al massimo potrai zittirti per istinto di sopravvivenza ;)

Riguardo al fatto che ne saprei piú degli altri, il punto é solo capire come funziona il sistema e poi tutto puó essere interpretato. Ci sono molte cose che ancora non capisco bene, ma grazie all'aiuto del tanto vituperato Gonzalo e dell'avvocato Franceschetti (vedi il blog tra i link) certi meccanismi credo di averli capiti anche io.

Anonimo ha detto...

Personalmente non ho mai vituperato Gonzalo, anzi con una piccolissima riserva su qualche sua effervescente esuberanza, i suoi interventi mi mancano.

Abate Vella ha detto...

Non mi riferivo a te, ovviamente....

ma sai come finiva ogni suo intervento: sembrava il muro di una squadra di calcio...

L'Ingegnere Volante ha detto...

C'è un momento preciso che tutti i buoni lettori di questo blog non possono aver dimenticato e nel quale non sono state giudicate le idee ma la persona di Gonzalo.

Penso che un sano gesto di distenzione da parte di chi è stato coinvolto in quello spiacevole episodio potrebbe servire a reintegrare il nostro nel dibattito.

Manca molto anche a me Gonzalo.

A mio sommesso parere, le diverse polarità accendono la dialettica. Gli out-out la spengono. E questo è ciò che è successo da quando Gonzalo non frequenta più queste pagine.

Io mi schiero apertamente per l'et-et. Abbasso gli out-out!

Anonimo ha detto...

"A mio sommesso parere, le diverse polarità accendono la dialettica. Gli out-out la spengono.
[...]
Io mi schiero apertamente per l'et-et. Abbasso gli out-out!"


ingegnere, non volendo innescare una polemica che so non avrà mai fine, ma visto che le diverse vedute accendono la dialettica, vorrei far notare l'ipocrisia della tua affermazione in quanto detta da un cattolico convinto. gli out-out sono quelli che giornalmente impone la chiesa, che impone la bibbia, cioèli out-out sono la base della religione cristiana, come di ogni altra religione dogmatica.

rrusariu ha detto...

Visto che si piange l'amico Gonzalo, voglio significare che e' ancora vivo e vegeto e per di piu' ci siamo fatti un viaggio insieme sto fine settimana dalle parti della vecchia provincia Terra del Lavoro, ovvero Principato di Capua, ossia provincia di Caserta.

Cmq la gente si sta muovendo da piu' parti e credo che piu' spingeranno a Roma [Milano piu' che altro] ad accaparrarsi le ultime risorse, piu' crescera' l'astio per queste infinite ruberie e queste continue offese nei nostri confronti.

A presto e ass' bbinirica!!!!!

rrusariu ha detto...

SICILIA/AMBIENTE: SORBELLO CHIEDE CHIARIMENTI SUL PROGETTO MUOS


(ASCA) - Palermo, 8 ott - Una richiesta di chiarimenti e un supplemento di istruttoria sono stati sollecitati al Consiglio regionale siciliano per la protezione del patrimonio naturale (CRPPN), dall'assessore regionale al Territorio e Ambiente, Giuseppe Sorbello, in relazione al progetto Mobile User Objective Sistem, (MUOS), per l'installazione di un sistema di comunicazione per utenti mobili, richiesto dal 41* stormo U.S. Navy di Sigonella, da allocare nella riserva naturale di Niscemi.

L'assessore Sorbello, data la possibilita' di problematiche legate all'elettromagnetismo, ha chiesto al CRPPN di approfondire i pareri gia' rilasciati da altri enti prima del completamento dell'iter approvativo.

Il CRPPN, condividendo le perplessita' dell'assessore Sorbello, ha ritenuto che il Comune di Niscemi, che aveva rilasciato il nulla osta alla valutazione di incidenza, debba esplicitare chiaramente se in sede di rilascio del nulla osta abbia tenuto nella dovuta considerazione la problematica riguardante le emissioni elettromagnetiche previste in progetto, chiedendo una relazione approfondita in merito.

Nella stessa seduta, il Consiglio regionale ha inviato all'Arpa Sicilia gli elaborati e le relazioni di progetto, per una istruttoria integrativa in particolare sulle emissioni elettromagnetiche previste e sulle eventuali refluenze che queste possono avere in contrasto con la biocenosi presente. E' richiesta, inoltre, la valutazione delle finalita' istitutive dell'area protetta.

dod/map7bra

(Asca)

L'Ingegnere Volante ha detto...

Errata corrige: intendevo dire "aut-aut" (dal latino "o-o", o questo o quello, ma non entrambi insieme) e non "out-out" (lapsus da emigrato in paesi anglofoni come me)!

Gonzalo è una di quelle persone che conosce molto bene la logica enigmatica, tutta cattolica, dell'et-et, essendo competente in materia di teologia. Difatti la sua apertura al dialogo e alla dialettica (oltre che il suo garbo sul piano umano tipico del buon cristiano) mi hanno personalmente aperto gli occhi su alcune vicende che stanno accadendo intorno a noi.

Gonzalo ritorna!

Comitato Storico Siciliano ha detto...

Ciao ragazzi, vi chiedo gentilmente di partecipare al dibattito:

http://comitatosiciliano.blogspot.com/2008/10/cambiamenti-epocali-cosa-si-deve.html

rrusariu ha detto...

Sul sito effedieffe.com come al solito c'è un articolo volto a rivangare sussulti italianisti, parlando di ettore muti,d'annunzio, e della vigliaccheria di badoglio.

A proposito voglio solo ricordare di un mio prozio , u zzu Cristofaru, simili nel carattere ad ettore muti, ma per cause belliche venne fatto prigioniero dagli inglesi e circumnavigando l'Africa scontò la prigionia facendo il giardiniere presso una famiglia inglese.

Al ritorno fu co-fondatore delle Acli palermitane, ho imparato tanto da lui, e soprattutto a non dire mai "me ne frego".
Lui fu un ardito, combattè per la conquista d'Etiopia, la guerra di Spagna, in Albania, e dopo venne ancora mandato in Etiopia dove venne fatto prigionierio, si salvò dall'affondamento della nave silurata dagli italiani, venne recuperato da un mercantile inglese.

Tanti miei compaesani fatti prigionieri tornarono (tra cui uno finito in Australia) ma aver vissuto lontano li ritemprò.

Voglio dire che non dobbiamo farci risucchiare da questo rigurgito italiano.
Gli amici di Badoglio ci sguazzano in questi frangenti!!!

VIVA IL GRANDIOSO REGNO DI SICILIA!!!!!

Orazio Vasta ha detto...

venerdì 10 ottobre 2008
NON E' PIU' TEMPO DI IDEALISMI EVISTI...
Ricevo e pubblico...

Se mi proporrai di lottare per l'Indipendenza della mia Sicilia meravigliosa, senza compromessi, a qualsiasi costo, sarò incondizionatamente con te; allo stesso tempo, spero che mi si eviti di parlare di autonomia ( i risultati sono sotto gli occhi di tutti).
Dovrò dunque morire senza poter prima incontrare un Movimento Autentico di Indipendentisti, senza parvenze, senza compromessi, senza politici di turno, senza ruffiani ?
Se ci sei batti un colpo e sarò da te.
Paololucio
*************
Caro Paololucio,questo blog si autodefinisce "libero e pensante,siciliano nazionalitario e internazionalista,nonviolento e antimafioso,zona franca per la poesia e per il gusto di vivere...".
Quindi,io e gli amici nazionalitari del blog non dobbiamo battere nessun colpo,ci siamo già!
Personalmente, non credo che potrà mai esistere in Sicilia un UNICO MOVIMENTO INDIPENDENTISTA.
Questo errore è costato assai caro al nostro popolo.Esistono tante espressioni politiche e culturali che non potranno mai annesse da questa o da quell'altra sigla "autenticamente indipendentista".
La stessa storia del glorioso Mis sostiene questa verità!
La stessa storia recente della galassia indipendentista rispecchia ciò.
Avrai capito che non sono per un movimento-partito unico!
La maturità di un'area politica come quella indipendentista siciliana non potrà mai indotta per proclami.
Inoltre,chiedere allo Stato italiano il rispetto e l'applicazione dello Statuto dell'Autonomia è oggettivamente indispensabile,politicamente necessario,storicamente realistico.
Ma,veramente possiamo credere che un manipolo di "autentici indipendentisti",pronti a dare anche la propria vita,possa generare nel popolo siciliano la voglia di Indipendenza?
Non è più tempo di idealismi evisti,l'autodeterminazione della Sicilia non passa attraverso Murazzu Rotto-evento tragico della lotta indipendentista,evento che appartiene alla storia della Trinakria.
La conquista della nostra AUTODETERMINAZIONE passa attraverso la capacità dei nazionalitari siciliani di stare fra il popolo siciliano,giorno per giorno,a contatto diretto con i reali bisogni della nostra gente.
Io(Orazio Vasta) e gli amici nazionalitari del blog.

rarika-radice.blogspot.com